Volto notissimo al pubblico italiano, Anna Safroncik ha quel fascino magnetico, patrimonio di poche attrici, in grado di ipnotizzare lo spettatore anche senza aver bisogno di proferire parola.
Ucraina (nata a Kiev nel 1981) naturalizzata italiana, figlia di un tenore e di una maestra di danza, la ragazza ha l’arte nel sangue e nel destino. Smentendo chi crede che oramai le attrici siano soltanto delle ragazzotte fortunate e prive di talento, Anna studia recitazione da quando ha sette anni, età in cui venne iscritta all’Accademia Nazionale dello Spettacolo di Kiev. A 13 anni arriva nel nostro paese per cercare affermazione. Dapprima lavora come modella e come miss, ma già nel 2000 debutta al cinema, nel film di Verdone C’era un cinese in coma.
Da allora la sua carriera si è arricchita di tantissimi film e di altre esperienze artistiche, tra cui il teatro, le fiction televisive e i calendari per alcuni noti magazine. Professionale e impeccabile come sanno esserlo soltanto alcune attrice di scuola russa/ucraina, Anna ha classe da vendere, e un portamento che la fa spiccare in ogni contesto, perfino nelle sgangherate e noiose fiction per casalighe prodotte dalla Rai.
Ho trovato questo suo profilo Twitter, che a momento pare però poco utilizzato.
Foto!









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